الإثنين 16 حزيران 2025

ايران- استمرار المحادثات مع الولايات المتحدة غير مبرر

النهار الاخبارية - روما
عراقجي: استمرار المحادثات مع أميركا في الوقت الذي تهاجم فيه إسرائيل إيران أمر غير مبرر

مادالينا شيلانو 
 صرّح وزير الخارجية الإيراني عباس عراقجي، يوم السبت، بأنّ استمرار المحادثات غير المباشرة بين إيران والولايات المتحدة، في ظلّ التصعيد العسكري الإسرائيلي الحالي، "غير مبرر بتاتًا". وفي اتصال هاتفي مع الممثلة العليا للشؤون الخارجية والسياسة الأمنية في الاتحاد الأوروبي، كايا كلاس، انتقد وزير الخارجية الإيراني بشدة دور واشنطن وصمت أوروبا إزاء ما وصفه بـ"وحشية النظام الصهيوني".

عزا عراقجي عدوان إسرائيل إلى الدعم المباشر من الولايات المتحدة، مشيرًا إلى أن أي عمل عدائي من تل أبيب ضد طهران يحظى في نهاية المطاف بتغطية سياسية وعسكرية من واشنطن. وقال الوزير: "استمرار المفاوضات مع الولايات المتحدة، في ظل تصاعد الهجمات الإسرائيلية، يُقوّض مصداقية إيران ويُشرّع عدوانًا ممنهجًا على سيادتنا"، مضيفًا أن طهران "ردّت بحزم" لحماية أراضيها وشعبها.
إيران تؤكد حقها في اتخاذ إجراءات مضادة
أكد عراقجي مجدداً حق إيران في اتخاذ "إجراءات مضادة مشروعة" رداً على العمليات العسكرية الإسرائيلية، التي طالت في الأسابيع الأخيرة أيضاً بنى تحتية مدنية وأهدافاً حساسة داخل الأراضي الإيرانية. ودعا الوزير الاتحاد الأوروبي والدول الدائمة العضوية في مجلس الأمن التابع للأمم المتحدة إلى اتخاذ موقف واضح، داعياً إياهم إلى "إدانة العدوان الإسرائيلي بشكل قاطع ومحاسبة النظام المسؤول".
كما انتقد الوزير القرار الأخير للوكالة الدولية للطاقة الذرية، واصفًا إياه بأنه "ذريعة سياسية" من شأنها أن توفر "أساسًا قانونيًا زائفًا لأعمال عدائية مستقبلية ضد إيران". ووفقًا لعراقجي، فقد ساهم القرار في تغذية الرواية التي تُشرعن التدخل العسكري الإسرائيلي
كايا كالاس: الاتحاد الأوروبي قلق، لكنه حذر
في كلمتها، أعربت الممثلة العليا للاتحاد الأوروبي عن "أسفها العميق" لتصاعد التوترات في الشرق الأوسط، وأكدت التزام الاتحاد الأوروبي بدعم الجهود الدبلوماسية على المستوى الدولي. وأكدت كايا كالاس استعداد أوروبا للعمل ضمن مجلس الأمن الدولي "لتعزيز خفض التصعيد والمساهمة في استعادة السلام والأمن الإقليميين".
لكن اللهجة الدبلوماسية لكلاس، التي تجنبت أي إدانة صريحة لإسرائيل، تؤكد الموقف الغامض للاتحاد الأوروبي، الذي يسعى إلى التوسط بين إيران والولايات المتحدة من دون المساس بعلاقاته الاستراتيجية مع إسرائيل وواشنطن
نحو انهيار نهائي في المفاوضات النووية؟
يُهدد تشدد طهران المتزايد بانتكاسة حاسمة في المحادثات غير المباشرة مع الولايات المتحدة بشأن البرنامج النووي الإيراني. فالتوترات العسكرية الأخيرة، إلى جانب استياء إيران من قرار الوكالة الدولية للطاقة الذرية، قد تجعل أي احتمال للتوصل إلى اتفاق غير عملي على المدى القريب.
أوضح عراقجي أنه بدون إدانة واضحة للعدوان الإسرائيلي وتغيير في موقف الولايات المتحدة، "لن يكون هناك مجال للحوار". تصريحٌ يوجه رسالةً واضحةً للمجتمع الدولي: إذا تجاهلت الدبلوماسية احتياجات إيران الأمنية، فإن طهران مستعدةٌ للتخلي عنها.




Iran – Continuare i colloqui con gli Stati Uniti è ingiustificabile
Araghchi: Continuare i negoziati con gli USA mentre Israele attacca l’Iran è del tutto ingiustificato

Madalina Scillano

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato sabato che la prosecuzione dei colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti, nel contesto dell’attuale escalation militare da parte di Israele, "è del tutto ingiustificabile”. In una telefonata con l’Alta Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione Europea, Kaja Kallas, il ministro ha duramente criticato il ruolo di Washington e il silenzio dell’Europa di fronte a quella che ha definito "la brutalità del regime sionista”.

Araghchi ha attribuito l’aggressione israeliana al sostegno diretto degli Stati Uniti, sottolineando che qualsiasi atto ostile da parte di Tel Aviv contro Teheran gode, in ultima analisi, di una copertura politica e militare da parte di Washington. Il ministro ha affermato: "Continuare i negoziati con gli Stati Uniti, mentre gli attacchi israeliani si intensificano, mina la credibilità dell’Iran e legittima un’aggressione sistematica alla nostra sovranità”, aggiungendo che Teheran "ha risposto con fermezza” per difendere il proprio territorio e la propria popolazione.

L’Iran rivendica il diritto a misure di ritorsione

Araghchi ha ribadito il diritto dell’Iran ad adottare "misure di ritorsione legittime” in risposta alle operazioni militari israeliane, che nelle ultime settimane hanno colpito anche infrastrutture civili e obiettivi sensibili all’interno del territorio iraniano. Ha invitato l’Unione Europea e i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a prendere una posizione chiara, chiedendo loro di "condannare fermamente l’aggressione israeliana e di ritenere responsabile il regime coinvolto”.

Il ministro ha inoltre criticato l’ultima decisione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, definendola un "pretesto politico” che rischia di fornire una "base legale fittizia per future azioni ostili contro l’Iran”. Secondo Araghchi, la decisione ha alimentato la narrativa che giustifica l’intervento militare israeliano.

Kaja Kallas: l’UE è preoccupata, ma prudente

Da parte sua, l’Alta Rappresentante dell’UE ha espresso "profondo rammarico” per l’escalation delle tensioni in Medio Oriente e ha ribadito l’impegno dell’Unione a sostenere gli sforzi diplomatici a livello internazionale. Kaja Kallas ha confermato la disponibilità dell’Europa a lavorare all’interno del Consiglio di Sicurezza dell’ONU "per promuovere la de-escalation e contribuire al ripristino della pace e della sicurezza regionale”.

Tuttavia, il tono diplomatico di Kallas, che ha evitato qualsiasi condanna esplicita di Israele, evidenzia l’ambiguità della posizione dell’UE, impegnata a mediare tra Iran e Stati Uniti senza compromettere le sue relazioni strategiche con Israele e Washington.

Verso un collasso definitivo dei negoziati nucleari?

L’inasprimento della posizione iraniana rischia di segnare una svolta negativa nei colloqui indiretti con gli Stati Uniti sul programma nucleare iraniano. Le recenti tensioni militari, unite al malcontento di Teheran per la decisione dell’AIEA, rendono improbabile il raggiungimento di un accordo nel breve termine.

Araghchi ha chiarito che, in assenza di una condanna esplicita dell’aggressione israeliana e di un cambiamento nella posizione degli Stati Uniti, "non ci sarà spazio per il dialogo”. Una dichiarazione che lancia un messaggio inequivocabile alla comunità internazionale: se la diplomazia ignorerà i bisogni di sicurezza dell’Iran, Teheran è pronta a voltarle le spalle.